E' si... anche di sola moto vive l'uomo, altro che no.
A volte può accadere anche questo. O almeno, questa è la sensazione che si ha quando si conosce questo appassionato e si entra nel suo mondo "a due ruote". Varcarne la soglia, per uno come noi, significa ritrovarsi ad ammirare una collezione di moto degna di un museo dedicato ad una marca tra le più blasonate, a scelta. E quindi, per certi versi, anche a soffrire... di invidia!
Entrando dall'ingresso principale del capannone, lo spettacolo che si presenta di fronte agli occhi del visitatore è proprio incredibile. La sensazione è quella di entrare in un officina sportiva (molto ben fornita, ci tengo a sottolineare) della fine degli anni '70. Un dejavù piacevolmente colorato, fatto di marche e modelli di moto (e non solo), allineate come nel migliore concessionario della città e con un aspetto proprio pari al nuovo. Così si leggono sui vari serbatoi marchi italiani ed europei come: Ducati, Mv, Aprilia, KTM, Motobì, Malanca, Garelli, Beta; accompagnati dai classici marchi nipponici anch'essi naturalmente presenti. Ad ogni sguardo, praticamente, un sospiro.
Oltre alle moto "complete", si scorgono un po' dovunque parti di ricambio assortite, di varia natura, forma e colore. Si va dal telaio completo, al serbatoio, ai cerchi, ai motori, alle parti di ciclistica, alla minuteria, insomma, lo ripeto, anche il materiale presente è degno di una delle più fornite officine sportive di moto. C'è da rimanerne stupiti.
La passione si respira in ogni centimetro quadrato dell'ambiente e propio qui, infatti, è d'uso il ritrovo settimanale degli appassionati "fuoristradisti" pratesi, che amano venire per chiacchierare amichevolmente nello spazio ricavato all'interno del capannone stesso. D'obbligo anche il televisione nel quale, proprio per intrattenere i presenti, vengono visti vhs o dvd a tema, manco a dirlo, motociclistico.
Ebbene, proprio quando pensi di essere sazio di tanta abbondanza, dallo spazio "4 chiacchiere" ci si accorge che si può accedere ad una stanzina ad uso ufficio nella quale si trova una scala che sale al piano superiore. Come nelle migliori favole, le due rampe conducono ad un altra parte di paradiso: la vera collezione!
Per un vero appassionato di enduro, ci sarebbe materiale per sentirsi male o, al contrario, per trovare l'estasi. Le foto parlano da sole, ma va sottolineato che l'interesse principale del proprietario è rivolto verso Aim e Tm, con la collezione quasi completa dei modelli appartenenti a queste due case. Notevoli anche le moto in mostra di casa Cagiva, SWM, Simonini, Laverda e via via più o meno tutte le marche che hanno fatto la storia dell'enduro. Tutti i modelli sono stati fedelmente ricostruiti o riassemblati, con un certosino lavoro di ricerca presso i costruttori e poi i venditori, per far si che quel modello sia proprio "quel modello", esattamente come uscì molti anni fa dalla fabbrica. Questa ricerca della precisione ha chiesto anche un notevole dispendio di risorse, visto che per assemblare fedelmente ogni mezzo in esposizione è stato necessario acquistare anche tre moto diverse, smontarle e crearne una sola come collage delle altre. Inutile dire che anche in questo settore, le parti di ricambio si sprecano.
Insomma, un vero paradiso dell'endurista, o comunque, un qualcosa che ci si avvicina veramente tanto. Garantisco che l'effetto è grandioso anche per uno come me che ama una diversa tipologia di motocicletta. Rivedere i vecchi modelli di marchi storici in ottimo stato, uno dietro l'altro, come pronti ad affrontare una gara, ti fa percepire veramente l'incontrollabile passione di colui che in oltre venti anni di pazienza è riuscito ad allestire una tale collezione.
Per chi abita a Prato o nelle vicinanze, consiglio veramente di farsi amico Stefano Brachi, l'unico modo per avere accesso a tale meraviglia.