<Cit. motofan.it>
La nuova MV Agusta Rivale è una moto storica per la Casa di Schiranna. Si tratta infatti della prima volta che MV si allontana dalle sportive e dalle naked più tradizionali, per avventurarsi in un segmento di mercato a lei completamente nuovo, quello delle supermotard stradali. Il look profondamente eccentrico ipnotizza e distrae allo stesso tempo, ma sotto le striminzite sovrastrutture si nasconde una maxi motard che punta ai vertici della categoria. È la stessa MV Agusta a toglierci ogni dubbio in merito sin dai primi istanti della conferenza stampa, inquadrando come concorrenti dirette la Ducati Hypermotard, la Aprilia Dorsoduro e la KTM 990 SMR: moto veloci, non tra le più amichevoli e orientate al puro divertimento di guida. Tutti aspetti che la Rivale non impiega molto tempo a mettere in mostra, anche solo osservandola da ferma.
Dalla Brutale, alla Rivale
MV Agusta Rivale 800
La MV Agusta, negli ultimi tempi, sta facendo grandi sforzi per ampliare la propria gamma ed affiancare prodotti diversi alle proprie sportive ultraraffinate, e la Rivale è solo il primo risultato tangibile di questi sforzi: nei prossimi mesi, a quanto ci viene detto, dovremo aspettarci altri modelli totalmente nuovi. Molto bene.
Per ora, volendo semplificare al massimo, la Rivale è una Brutale 800 con un'estetica completamente nuova ed una diversa posizione di guida, ma le cose sono un po’ più complicate di così. Il lavoro dei tecnici MV Agusta si è concentrato sul rendere la posizione di guida e l’estetica meno da naked tradizionale e più da motardona, è vero, ma ci sono anche tutta una serie di altre modifiche atte a rendere il contenuto in linea con l’aspetto, al punto che sin dai primi metri in sella ci si accorge di quanto la personalità delle due moto sia diversa.
Il motore è lo stesso tre cilindri da 798cc che troviamo anche su Brutale e F3, ma per adattarlo all’indole di una moto di questo tipo, le prestazioni assolute sono state sacrificate sull’altare del tiro ai medi ridisegnando sia l'impianto di scarico sia l'aspirazione, e modificando anche l'elettronica. Il risultato è una potenza massima di 125cv a 12.000 giri (contro i 148 della F3) e una coppia massima di 84Nm a 8.600 giri, più alta anche di quella della Brutale. Inspiegabilmente - almeno vista l'ispirazione motard - manca la frizione antisaltellamento, presente sulla F3. A livello elettronico, il fulcro della Rivale è il sistema MVICS (Motor & Veichle Integrated Control System), che comprende un sistema full ride by wire Mikuni integrato con una centralina Eldor, e permette di controllare e personalizzare a piacere traction control, risposta del motore, sensibilità del comando gas, freno motore ed erogazione. Il tutto scegliendo tra i tre riding mode pre-impostati (Standard, Sport e Rain), o intervenendo su ogni singolo parametro nella modalità Custom.
MV Agusta Rivale 800
Come per il motore, anche il telaio deriva da quello della Brutale 800. Si tratta dello stesso traliccio in tubi d’acciaio con piastre laterali in alluminio, con poche ma importanti modifiche. Il canotto di sterzo ha un’inclinazione maggiore di 0,5°, per un valore di 24,5°. Ciò contribuisce a portare l’interasse della Rivale 800 a 1410mm, 25 in più rispetto alla Brutale. La distribuzione dei pesi è stata rivista in funzione delle nuove quote e del differente utilizzo della moto e, per la prima volta per una MV moderna, il peso è leggermente spostato verso il posteriore. Dei 178kg dichiarati a secco, infatti, 89,5 sono sulla ruota posteriore e 88,5 su quella anteriore. Anche le sospensioni hanno ricevuto modifiche coerenti con l’anima da motardona: la forcella Marzocchi completamente regolabile ha guadagnato 25mm di corsa rispetto a quella Brutale, mentre il monoammortizzatore Sachs - anch’esso completamente regolabile, ha incrementato la propria escursione utile di 5mm.
Elettronica a punto
MV Agusta Rivale 800
Dopo che si era meritato diverse critiche, il MVICS è stato il primo osservato speciale durante la prova della Rivale. Ritardi e imprevedibilità di risposta erano all'ordine del giorno sulle versioni precedenti, particolarmente ai gradi intermedi di apertura del gas. Bastano veramente pochi chilometri su questa nuova incarnazione del tre cilindri MV Agusta, per capire che a Schiranna hanno lavorato tanto e nella giusta direzione. Sia nel traffico che tra gli stretti tornanti delle montagne a ridosso della Costa Azzurra, la Rivale si è mostrata a proprio agio e non ha fatto strani scherzi. A dirla tutta non siamo ancora al livello di precisione della migliore concorrenza, ma il comportamento del ride by wire è sempre coerente e prevedibile, permettendo una guida molto più fluida e precisa a tutti i regimi. Solo nella mappatura Sport torna a farsi sentire qualche ruvidità ed un’erogazione un po’ troppo appuntita, mentre un’altra nota positiva va assegnata al cambio elettronico EAS, ora decisamente più preciso ed affidabile. C’è ancora del margine di miglioramento, ma in questo senso la buona notizia è che anche la Rivale 800, come le altre MV Agusta dotate del sistema MVICS, riceverà i futuri aggiornamenti software gratuitamente alla prima sosta dal concessionario.
Motore rabbioso, ciclistica affilata
MV Agusta Rivale 800
Passi avanti elettronici a parte, come va questa Rivale? Come una vera MV Agusta. Il motore è potente e rabbioso, con una grande schiena a tutti i regimi. È a 7000 giri, però, che c'è un nettissimo cambio di ritmo e le prestazioni diventano da sportiva vera, mentre quando il contagiri rimane nelle zone più basse, si avverte il classico rumore scorbutico e minaccioso dei motori MV in questo tipo di situazioni. Una specie di marchio di fabbrica, che fa capire al volo come il propulsore preferisca essere sfruttato per ciò che realmente sa fare.
Anche la ciclistica affilatissima è esattamente quella che ci si aspetterebbe da una MV Agusta. Basta solo pensare di entrare in curva per trovarsi a puntare verso la corda, per poi raggiungerla in un attimo e con precisione assoluta, anche con i freni ancora in mano. Una reattività di questo genere richiede una buona esperienza per non farsi spaventare dalle maniere della Rivale, ma allo stesso tempo permette ai guidatori più smaliziati di effettuare quasi ogni manovra con pochissimo sforzo, a qualsiasi ritmo. Poche moto sono in grado di cambiare traiettoria in piena curva come questa motardona Made in Schiranna, e una volta in vista dell’uscita si può aprire il gas contando sulla capacità della Rivale di chiudere la linea senza esitazioni, per poi dirigersi verso la curva successiva - spesso e volentieri - con la ruota anteriore ben staccata da terra in lunghe e coreografiche impennate. Una pratica che questa MV non si limita a consentire, ma che quasi incoraggia a mettere in atto.
MV Agusta Rivale 800
Come motore e telaio, anche i freni sono aggressivi. Fin troppo in determinate situazioni. I due dischi da 320mm con pinze Brembo radiali a quattro pistoncini all’anteriore ed il disco da 220mm con pinza a due pistoncini al posteriore, si prendono la responsabilità di rallentare e fermare l’impeto della Rivale, ma per il momento senza la rete di sicurezza costituita dall’ABS - in arrivo in futuro. Le prestazioni dell'impianto sono ottime, ma la mancanza dell’ABS viene ben presto in mente quando si ha a che fare con una risposta un po' brusca al comando sulla leva. Un’aggressività che rischia di mettere in difficoltà, quantomeno sui fondi con poca aderenza o nelle tipiche situazioni di emergenza. Il freno posteriore è efficace ed aiuta nelle decelerazioni e nella fluidità di guida, ma non può certo fare miracoli nella guida in stile motard vista la mancanza della frizione antisaltellamento.
A proposito di stile da supermoto, è la posizione in sella la cosa a cui si fatica maggiormente ad abituarsi. La sella è molto alta da terra, le pedane sono in posizione abbastanza arretrata ed il manubrio è molto largo e posizionato in basso. La sensazione che ne risulta è quella di essere molto avanti rispetto al centro della moto (anche se non così tanto quanto sulla Hypermotard), e in più il rivestimento della seduta con molto grip non facilita gli spostamenti durante la guida. Una volta prese le misure e trovata la giusta posizione, però, tutto questo passa in secondo piano e ci si può godere appieno le doti di guida della Rivale.
A conti fatti
MV Agusta Rivale 800
Ancor prima di essere una motardona stradale, la Rivale è una MV Agusta in tutto e per tutto. Ha un design unico, dettagli esclusivi ed un motore con un carattere immenso. Per il resto, ci sono finiture di livello ed una ciclistica affilata come un rasoio, ma manca una frizione antisaltellamento, e nel complesso è una moto impegnativa da guidare, che necessita di una certa esperienza per poterne sfruttare le notevoli qualità. Ciò, sommato alla mancanza di ABS ed alla reattività di freni e ciclistica, tra l’altro, dà come risultato una moto meno pratica e versatile di una naked come la Brutale nell’uso quotidiano. Ma se ciò che state cercando è tanto divertimento in sella, e allo stesso tempo conoscete le particolarità di guida delle maxi motard stradali, non avete nulla di cui preoccuparvi: la Rivale vi regalerà sorrisi ed emozioni come poche altre moto.
Il costo di cotanto divertimento? 12.690 Euro f.c.: non esattamente pochi spiccioli e un po’ più del prezzo medio della categoria.Ma nonostante non si tratti di una sportiva, in quella cifra è compresa la solita esclusività MV Agusta.
http://www.motofan.it/prova/prova-mv-agusta-rivale-motardona-senza-compromessi/2434?mobile=0
A gusto personale .......mi fa nascere una scimmia ignorante dentro!!!!!