Debutto convincente per l'inedita bicilindrica 700 che amplia la famiglia MT. Motore pronto e vivace, guida molto agile e facile. Manca un po' di aggressività in frenata e c'è poco spazio per il passeggero. Buono il prezzo base: 5.690 euro
La ciclistica conta su un telaio monotrave in tubi d’acciaio altoresistenziale che utilizza il propulsore come elemento stressato. Le pareti dei tubi sono di spessore variabile per ottimizzare rigidità e resistenze alla trazione, ma anche per ridurre le masse utilizzando meno materiale dove non ce n’è necessità. A complemento del telaio troviamo un forcellone in acciaio scatolato ad andamento asimmetrico, su cui lavora in posizione orizzontale, imperniato direttamente sul carter motore e con interposizione di leveraggi progressivi Monocross un monoammortizzatore regolabile nel precarico. All’avantreno troviamo invece una forcella tradizionale con steli da 41mm particolarmente ravvicinati – la distanza fra i due si attesta a soli 190 mm – per ottenere un miglior bilanciamento dello sterzo. I cerchi a dieci razze in alluminio forgiato da 17 pollici sono gli stessi della MT-09, il che comporta l’adozione di pneumatici dalle misure decisamente adulte – quelle 120/70 e 180/55 che fino a poco tempo fa erano appannaggio esclusivo delle supersportive, e che contribuiscono a conferire alla MT-07 grinta sul piano estetico ed appoggio nella guida sportiva. L’impianto frenante conta anche qui su dischi a margherita, con unità da 282 mm e pinze monoblocco a 4 pistoncini all’avantreno, mentre al retrotreno il diametro scende a 245 mm.
Nella MT-07 c’è una linea ricercata – coerente con quel messaggio in cui Yamaha ha citato “il lato oscuro del Giappone – che sa combinare una certa dose di eleganza con uno spirito un po’ teppistico, e piacere quindi a tanti tipi diversi di motociclisti. Le masse, tutte concentrate sull’avantreno, sono ormai un tratto distintivo della famiglia MT (se ci pensate, anche le più anziane MT-01 ed MT-03 puntavano molto sugli stessi concetti stilistici) così come la posizione di guida rialzata – e con una sella posizionata a soli 805 mm da terra – che conferisce grande controllo nonché il richiamo alla soluzione tecnica della fasatura crossplane per l’albero. Parliamo dunque del motore, un bicilindrico parallelo fronte marcia da 689 cc capace di erogare quasi 75 cv e 68 Nm, contraddistinto appunto da una fasatura irregolare degli scoppi grazie all’albero a 270°.
da Moto.it
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Le superportive di ultima generazione fanno paura, così come alcune naked spinte da motori assurdi. Ma le case motociclisticeh stanno mettendo sul mercato anche una gamma di due ruote "diverse", meno performanti in termini assoluti e più gustose da guidare nella normalità.
Prezzi bassi, consumi giusti, linee curate. Che stia nascendo un motociclismo più consapevole? Speriamo...
Comunque è un concetto di moto che a me piace e la MT-07 non è male.