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La primavera è arrivata. E' tempo di Demo Ride!

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Aprile dolce dormire, recita un noto proverbio. Ma siete proprio sicuri di volere restare a letto quando la primavera, oltre lo sbocciare dei fiori, porta anche lo sbocciare dei DEMO RIDE?
No? Vi volete alzare? Bravi! E' così che un vero motociclsita si comporta. Indipendentemente dalla voglia o no di cambiare il proprio mezzo, fare dei test di moto differenti dalla propria vi darà l'occasione di valutare nuovi marchi, nuove architetture motore, nuove ciclistiche e sicuramente vi aiuterà a risollevare il morale dopo un inverno di sedere da poltrona e testicoli da lavoro.

Personalmente ho avuto modo di divertirmi grazie al concessionario KTM di Livorno, Ferrando Motor, che sabato e domenica scorsi ha messo a disposizione tutta la gamma KTM con l'aggiunta di qualche altra chicca a due ruote da provare. Infatti ho avuto modo di testare anche alcune chicche che avevano inquietato i miei sogni di tranquillo motociclista, come la nuovissima Moto Guzzi V85, la stranissima Husqvarna Svartpilen 701 e la ormai nota, ma alternativa, Aprilia Shiver 900.

Sintetizzando al massimo, ma proprio al massimo, la prima delle tre è una moto vocata al turismo tranquillo, da soli o in coppia, perché è un enduro stradale dalla sella morbida come morbide sono le reazioni della ciclistica, con un motore bicilindrico pacioso e ben dominabile. Una moto perfetta per coloro che vogliono un mezzo dal manubrio alto che si distingua dalla massa delle supermoto moderne e porti stampigliato sul serbatoio un blasone italiano di tutto rispetto. Magari snobbando la più nota regina delle vendite bavarese.

La seconda è davvero un prodotto alternativo alle medie naked di oggi, sia esteticamente che motoristicamente, essendo l'unico prodotto (o quasi) monocilindrico in un segmento davvero agguerrito. La sua "alternatività" la si coglie anche seduti in sella, con una postura un po' particolare e una sensazione di massima da tavola da stiro. E' una moto nata per distinguersi, ma anche valida per affrontare i passi appenninici pennellando le curve e sfruttando il freno motore, godendo delle sensazioni di guida piuttosto che delle pieghe da paura e delle accellerazioni al fulmicotone.

La terza è "lo sbaglio" Aprilia, nel senso di una moto che sembra fuori dagli schemi della casa di Noale, ma che si propone come alternativa di mezzo tra i bombardoni da mille e più centimetri cubi e le canoniche medie naked giapponesi. Una 900 c/c con un motore pastoso e grintoso, dalla ciclistica rigorosa e dall'indole sportiveggiante, ma senza esagerare. Un perfetto anello di congiunzione tra una street fighter ed una media alla portata di tutti, italiana nell'animo e particolare nel design. Certo deve piacere, ma se riuscite a digerire la sua linea non proprio alla portata di tutti è una moto che saprà regalarvi grndi soddisfazioni.

Insomma, sintetizzando, avete compreso il senso di questo articolo? Più delle mie impressioni sui modelli elencati mi piaceva sottolineare il gusto che si prova nel testare modelli nuovi e diversi, ampliando le proprie conoscenze sul mondo delle moto moderne. Spesso ci si limita a leggere e fare proprie le impressioni altrui, che siano amici o giornalisti professionisti, mentre invece sarebbe molto più giusto, corretto e divertente dare una chance ad ogni modello, valutando di persona pregi e difetti di quelle motocclette che altrimenti battezzeremmo meravigliose o disastrose a prescindere.

Quindi, cari lettori, datevi da fare. Informatevi sui prossimi demo ride ed iscrivetevi. Vivere le moto è ben diverso dal sognarle.