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Terremotor 2014

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Il ricordo del SIC è appiccicato sui caschi, sulle carene, sui camion di ogni manifestazione motociclistica. Sembra ieri, ed invece è passato parecchio tempo, il tempo necessario a trasformare un pilota in un mito per una generazione che non c’è più.

I ricordi ci rimangono, ci accompagnano, ma è il mento di guardare avanti, al futuro di una generazione che ha cambiato il modo di vivere e vedere la motocicletta.

Non è più un mito, il simbolo di una libertà raggiunta. Il potenziale mezzo per esplorare, conoscere, confrontarsi con il mondo e con la vita. Superare il proprio limite, quello del mezzo, allontanarsi da casa, dal “quartiere”.

Ora in ogni cellulare c’è tutto il mondo, dal far East, da dove arrivano le novità tecnologiche, al far west di una rete apparentemente senza regole.

Oggi il forum è uno strumento anacronistico. Che appartiene ad un tempo che non c’è più. Il portale ove si riportano le principali notizie è già vecchio ancor prima di essere stato scritto.

Oggi il mondo è del “tweet” che va consumato subito, rimbalzato in 125 caratteri. Non c’è più tempo di digerire, capire, approfondire la notizia. Il più veloce è il vincente, anche in questo caso, ma non importa quanto impegno sia stato necessario per raggiungere questo risultato: si prende una frase “ad effetto” e la si “riporta”: di fatto la si copia… come a sQuola…
Marquez
Oggi il forum è “ai minimi storici” perché noi siamo invecchiati, i nostri impegni, il nostro lavoro, le nostre famiglie ci rendono le uscite in moto sempre più rare. I tutor, i posti di blocco, ci dipingono come “un male da estirpare” un pessimo esempio per le nuove generazioni: pericolosi, inquinanti, senza rispetto dei limiti. Ed in parte hanno ragione, le sportive di ultima generazione “non dovrebbero” essere omologate per uso stradale. Tanto è il loro potenziale e tanto alto è il limite delle 1000 che potrebbero tranquillamente vincere in una SBK di qualche anno fa.

Quindi? Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?

Sicuramente il piacere di trovarsi una sera per stare insieme “tra sconosciuti” sapendo che ognuno di essi può insegnarti qualcosa. Confrontandoti in modo costruttivo per crescere.

Per il momento, questo, per Noi non è ancora passato di moda.

Siamo in questa situazione "perennemente precaria" senza sapere bene cosa accadrà domani, lontani da chi ci ha preceduto e da chi ci seguirà, come in una bolla del tempo. Non so cosa accadrà domani, cosa sostituirà facebook, l'iphone, Justin Beberon... Il modo di concepire la motocicletta è cambiato, il modo di comunicare è cambiato, il modo di stringere e mantenere "l'amicizia" è cambiato.

Ma credo che i bisogni di ogni uomo e donna siano rimasti gli stessi, per questo gliene abbiamo dato fin ora…

E gliene daremo anche nel 2014!

Forse in modo diverso, in un modo che ancora oggi non conosciamo...

Mattia