Domanda e burocrazia
Per prendere la patente (A o B che sia) occorre presentare domanda ad un ufficio della motorizzazione e quindi sostenere un esame di teoria ed uno di pratica di guida.
Nel dettaglio la procedura prevede:
• pagamento di € 14,62 sul c/c 4028 intestato al ministero dei Trasporti
• pagamento di € 15,00 sul c/c 9001 intestato al ministero dei Trasporti
• visita medica presso una delle autorità sanitarie previste dall’art. 119 del Codice della strada.
Deve inoltre essere presentata una domanda ad un ufficio della motorizzazione utilizzando l’apposito modulo, il “TT2112”, in distribuzione presso gli uffici.
Al modulo compilato occorre allegare:
• le attestazioni dei due pagamenti effettuati
• il certificato della visita medica, in bollo e con data non anteriore a 6 mesi
• 2 foto recenti in formato tessera, di cui una autenticata, su fondo bianco ed a capo scoperto, su carta non termica.
Al momento della prenotazione dell'esame pratico deve essere presentata l’attestazione di un ulteriore versamento di € 14,62 sul c/c 4028 intestato al ministero dei Trasporti per il pagamento in modo virtuale dell'imposta di bollo sulla patente di guida.
Documentazione aggiuntiva è prevista per le domande presentate da minorenni per la patente di categoria A1. In questo caso è necessario esibire un valido documento di identità, con relativa fotocopia, dal quale sia rilevabile la residenza in Italia oppure una dichiarazione sostitutiva di atto notorio di un tutore, ad esempio il genitore, relativa alla residenza del candidato.
A chi ha fatto domanda e, in base alla visita medica, risulta in possesso dei requisiti fisici e psichici prescritti (attenzione: tra patente A e B i requisiti differiscono), è rilasciata una autorizzazione per esercitarsi alla guida, chiamata “foglio rosa”. L’autorizzazione è valida 6 mesi e consente di esercitarsi su veicoli per i quali è stata richiesta la patente.
Occorre quindi prenotare l’esame presso l’ufficio della motorizzazione dove è stata fatta la domanda.
Come si svolge l’esame per la patente A
L’esame consiste in una prova di teoria e in una prova pratica di guida.
La prova di teoria prevede test con 10 domande a risposta multipla: sono consentiti al massimo 4 errori.
La prova pratica prevede diverse modalità a seconda del tipo di patente e dell’età:
Tra i 16 ed i 18 anni deve essere usata una moto di cilindrata fino a 125 cc e 11kw di potenza (patente categoria A1).
Per chi ha un’età compresa tra i 18 ed i 21 anni non compiuti è necessario utilizzare una moto di potenza uguale o inferiore a 25 kw, non inferiore a 120 cc di cilindrata e che raggiunga la velocità di almeno 100 km/h (patente A “ad accesso graduale”)
I candidati di età superiore ai 21 anni possono sostenere la prova oltre che su una moto con le caratteristiche previste per la patente A “ad accesso graduale”, anche su una moto di potenza uguale o superiore a 35 kw (patente A “ad accesso diretto”)
Se la prova pratica viene effettuata con un motociclo dotato di cambio automatico questa circostanza viene annotata sulla patente limitandone l'abilitazione ai soli motocicli con marcia automatica.
L'esame di guida prevede due prove da sostenersi generalmente nell'arco della stessa giornata
La prima è una prova di abilità da effettuarsi in area chiusa e prevede:
SLALOM
5 coni in gomma, o in materiale plastico, sono disposti in linea retta, alla distanza di 4 metri l’uno dall’altro. Il candidato dovrà effettuare un percorso lasciando alternativamente da una parte e dall’altra ciascuno dei 5 coni e scostandosi da essi il meno possibile.
Consigli: la prova non presenta particolari difficoltà. Comunque è preferibile mantenere una velocità costante che consente di prendere il giusto ritmo, essere ben centrati in sella e con la braccia rilassate.
OTTO
2 coni sono disposti alla distanza di 8 metri l’uno dall’altro. Intorno a ciascuno dei 2 coni, alla distanza di 3,5 metri, sono disposti 5 coni, in modo che le congiungenti con il cono centrale formino fra loro e con la congiungente i 2 coni, angoli di 60 gradi. Il candidato dovrà descrivere un “otto”, quanto più possibile regolare, avvolgente i 2 coni posti inizialmente e collocato all’interno della zona delimitata dai 10 coni aggiunti.
Consigli: conviene partire molto larghi, a lambire i birilli laterali, per poi tenersi piuttosto stretti sul primo birillo centrale ed affrontare la prima curva dell’otto con molto margine e con traiettoria tonda. La velocità deve essere costante e non troppo lenta. Può valere la pena, a seconda della moto che si sta usando, provare a guidare in seconda marcia.
PASSAGGIO IN CORRIDOIO STRETTO
Viene delimitato, con coni posti a 50 centimetri, un corridoio lungo 6 metri e largo quanto la massima larghezza della moto all’altezza dei coni più 30 centimetri. Il candidato deve percorrere il corridoio a bassa velocità.
Consigli: l’importante è indirizzare bene la triettoria della moto prima di entrare nel corridoio. Mantenedno una velocità costante la prova si supera molto facilmente.
FRENATURA
Al termine di un percorso rettilineo di 25 metri vengono disposti, alla distanza di 1 metro, 2 coni in modo che il relativo allineamento risulti perpendicolare al percorso, e tale che l’asse di questo coincida con l’asse del segmento delimitato dai due coni. Altri 2 coni, sempre a 1 metro tra di loro, vengono disposti in modo che l’allineamento prodotto risulti parallelo al primo e distante 1 metro da questo. Il candidato, partendo dall’inizio della base di 25 metri, deve passare in seconda marcia ed arrestare il veicolo in modo che la ruota anteriore superi il primo allineamento, ma non il secondo.
Consigli: anche qui non ci sono particolari difficoltà se non si pretende di partire a razzo. Prima, seconda con gas leggero e frenata dolce.
In tutte le prove le penalita' sono le seguenti:
° Sbagliare il percorso;
° Dimostrare una scarsa padronanza del mezzo;
° Mettere un piede a terra (ma la prova su moto di 35 Kw per l'accesso diretto alla patente A permette di poter poggiare a terra il piede due volte in base alla circolare M.C.T.C. n. 72/95 del 2 maggio 1995);
° Abbattere uno o piu' birilli.
Il secondo impegno di pratica è la PROVA SU STRADA e per questa prova il candidato deve mettere a disposizione dell'esaminatore un'auto con conducente per consentirgli di seguirlo. L’esame si svolgerà nel traffico cittadino, guidando e manovrando sulle indicazioni che perverranno dall’esaminatore attraverso un apposito interfono.
Consigli: accertatevi sempre, prima di sostenere gli esami, che la moto abbia un perfetto funzionamento e che abbia tutto omologato. Inoltre, prima di salire in sella, allacciatevi sempre bene il casco che deve essere necessariamente omologato. In caso contrario si rischia di essere stupidamente bocciati.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni con veicoli di categoria A o A1 si possono svolgere con il solo conducente (non ci deve essere l'istruttore) purché ci si trovi in luoghi poco frequentati.
- Illustrazioni tratte da http://www.patente.it -
Per prendere la patente (A o B che sia) occorre presentare domanda ad un ufficio della motorizzazione e quindi sostenere un esame di teoria ed uno di pratica di guida.
Nel dettaglio la procedura prevede:
• pagamento di € 14,62 sul c/c 4028 intestato al ministero dei Trasporti
• pagamento di € 15,00 sul c/c 9001 intestato al ministero dei Trasporti
• visita medica presso una delle autorità sanitarie previste dall’art. 119 del Codice della strada.
Deve inoltre essere presentata una domanda ad un ufficio della motorizzazione utilizzando l’apposito modulo, il “TT2112”, in distribuzione presso gli uffici.
Al modulo compilato occorre allegare:
• le attestazioni dei due pagamenti effettuati
• il certificato della visita medica, in bollo e con data non anteriore a 6 mesi
• 2 foto recenti in formato tessera, di cui una autenticata, su fondo bianco ed a capo scoperto, su carta non termica.
Al momento della prenotazione dell'esame pratico deve essere presentata l’attestazione di un ulteriore versamento di € 14,62 sul c/c 4028 intestato al ministero dei Trasporti per il pagamento in modo virtuale dell'imposta di bollo sulla patente di guida.
Documentazione aggiuntiva è prevista per le domande presentate da minorenni per la patente di categoria A1. In questo caso è necessario esibire un valido documento di identità, con relativa fotocopia, dal quale sia rilevabile la residenza in Italia oppure una dichiarazione sostitutiva di atto notorio di un tutore, ad esempio il genitore, relativa alla residenza del candidato.
A chi ha fatto domanda e, in base alla visita medica, risulta in possesso dei requisiti fisici e psichici prescritti (attenzione: tra patente A e B i requisiti differiscono), è rilasciata una autorizzazione per esercitarsi alla guida, chiamata “foglio rosa”. L’autorizzazione è valida 6 mesi e consente di esercitarsi su veicoli per i quali è stata richiesta la patente.
Occorre quindi prenotare l’esame presso l’ufficio della motorizzazione dove è stata fatta la domanda.
Come si svolge l’esame per la patente A
L’esame consiste in una prova di teoria e in una prova pratica di guida.
La prova di teoria prevede test con 10 domande a risposta multipla: sono consentiti al massimo 4 errori.
La prova pratica prevede diverse modalità a seconda del tipo di patente e dell’età:
Tra i 16 ed i 18 anni deve essere usata una moto di cilindrata fino a 125 cc e 11kw di potenza (patente categoria A1).
Per chi ha un’età compresa tra i 18 ed i 21 anni non compiuti è necessario utilizzare una moto di potenza uguale o inferiore a 25 kw, non inferiore a 120 cc di cilindrata e che raggiunga la velocità di almeno 100 km/h (patente A “ad accesso graduale”)
I candidati di età superiore ai 21 anni possono sostenere la prova oltre che su una moto con le caratteristiche previste per la patente A “ad accesso graduale”, anche su una moto di potenza uguale o superiore a 35 kw (patente A “ad accesso diretto”)
Se la prova pratica viene effettuata con un motociclo dotato di cambio automatico questa circostanza viene annotata sulla patente limitandone l'abilitazione ai soli motocicli con marcia automatica.
L'esame di guida prevede due prove da sostenersi generalmente nell'arco della stessa giornata
La prima è una prova di abilità da effettuarsi in area chiusa e prevede:
SLALOM
5 coni in gomma, o in materiale plastico, sono disposti in linea retta, alla distanza di 4 metri l’uno dall’altro. Il candidato dovrà effettuare un percorso lasciando alternativamente da una parte e dall’altra ciascuno dei 5 coni e scostandosi da essi il meno possibile.
Consigli: la prova non presenta particolari difficoltà. Comunque è preferibile mantenere una velocità costante che consente di prendere il giusto ritmo, essere ben centrati in sella e con la braccia rilassate.
OTTO
2 coni sono disposti alla distanza di 8 metri l’uno dall’altro. Intorno a ciascuno dei 2 coni, alla distanza di 3,5 metri, sono disposti 5 coni, in modo che le congiungenti con il cono centrale formino fra loro e con la congiungente i 2 coni, angoli di 60 gradi. Il candidato dovrà descrivere un “otto”, quanto più possibile regolare, avvolgente i 2 coni posti inizialmente e collocato all’interno della zona delimitata dai 10 coni aggiunti.
Consigli: conviene partire molto larghi, a lambire i birilli laterali, per poi tenersi piuttosto stretti sul primo birillo centrale ed affrontare la prima curva dell’otto con molto margine e con traiettoria tonda. La velocità deve essere costante e non troppo lenta. Può valere la pena, a seconda della moto che si sta usando, provare a guidare in seconda marcia.
PASSAGGIO IN CORRIDOIO STRETTO
Viene delimitato, con coni posti a 50 centimetri, un corridoio lungo 6 metri e largo quanto la massima larghezza della moto all’altezza dei coni più 30 centimetri. Il candidato deve percorrere il corridoio a bassa velocità.
Consigli: l’importante è indirizzare bene la triettoria della moto prima di entrare nel corridoio. Mantenedno una velocità costante la prova si supera molto facilmente.
FRENATURA
Al termine di un percorso rettilineo di 25 metri vengono disposti, alla distanza di 1 metro, 2 coni in modo che il relativo allineamento risulti perpendicolare al percorso, e tale che l’asse di questo coincida con l’asse del segmento delimitato dai due coni. Altri 2 coni, sempre a 1 metro tra di loro, vengono disposti in modo che l’allineamento prodotto risulti parallelo al primo e distante 1 metro da questo. Il candidato, partendo dall’inizio della base di 25 metri, deve passare in seconda marcia ed arrestare il veicolo in modo che la ruota anteriore superi il primo allineamento, ma non il secondo.
Consigli: anche qui non ci sono particolari difficoltà se non si pretende di partire a razzo. Prima, seconda con gas leggero e frenata dolce.
In tutte le prove le penalita' sono le seguenti:
° Sbagliare il percorso;
° Dimostrare una scarsa padronanza del mezzo;
° Mettere un piede a terra (ma la prova su moto di 35 Kw per l'accesso diretto alla patente A permette di poter poggiare a terra il piede due volte in base alla circolare M.C.T.C. n. 72/95 del 2 maggio 1995);
° Abbattere uno o piu' birilli.
Il secondo impegno di pratica è la PROVA SU STRADA e per questa prova il candidato deve mettere a disposizione dell'esaminatore un'auto con conducente per consentirgli di seguirlo. L’esame si svolgerà nel traffico cittadino, guidando e manovrando sulle indicazioni che perverranno dall’esaminatore attraverso un apposito interfono.
Consigli: accertatevi sempre, prima di sostenere gli esami, che la moto abbia un perfetto funzionamento e che abbia tutto omologato. Inoltre, prima di salire in sella, allacciatevi sempre bene il casco che deve essere necessariamente omologato. In caso contrario si rischia di essere stupidamente bocciati.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni con veicoli di categoria A o A1 si possono svolgere con il solo conducente (non ci deve essere l'istruttore) purché ci si trovi in luoghi poco frequentati.
- Illustrazioni tratte da http://www.patente.it -